Perché i sostenitori dell’autocrate russo censurano sistematicamente le sue parole?
Ciò che è paradossale nei sostenitori più o meno ferventi del presidente russo Vladimir Putin e della sua guerra contro l’Ucraina è il silenzio assolutamente assordante sulle sue dichiarazioni più importanti riguardanti questa guerra. Fino ad arrivare a censurarlo addirittura. Non solo lui, ma anche il suo braccio destro, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. E perché tutto questo? Per proteggerli da ciò che dicono! Il che li rende più realisti del re, o meglio più putiniani di Putin.
Forse, ancora più paradossalmente, sono in buona compagnia perché le stesse dichiarazioni roboanti di Putin e Lavrov sulla loro guerra contro l’Ucraina sono quasi totalmente ignorate dai media occidentali “nemici”. Ovviamente per motivi completamente diversi, ma il risultato di questa “censura” combinata è che quasi tutti sono all’oscuro di ciò che pensano e dicono gli istigatori e i protagonisti russi della loro guerra.
La conseguenza – ovviamente voluta – è quella di lasciare campo libero a tutti i complotti e ad altre “spiegazioni” più o meno opportunistiche e fantasiose delle motivazioni dell’inquilino del Cremlino, che sono in circolazione da due anni… grazie a questi “sostenitori-censori” di Putin e dei suoi amici…
Così tutte queste brave persone hanno preferito censurare la sconvolgente dichiarazione di Lavrov, secondo cui… “Israele persegue obiettivi simili a quelli della Russia”! Questa dichiarazione di Lavrov, che era il titolo della sua grande intervista di oltre due ore rilasciata alle agenzie di stampa ufficiali russe Tass e RIA Novosti il 28 dicembre, è spiegata ampiamente, in modo che non ci siano dubbi, dalla seguente argomentazione riassunta da Novosti:
Gli obiettivi dichiarati da Israele nella sua attuale operazione contro i militanti di Hamas a Gaza sembrano quasi identici a quelli di Mosca nella sua campagna contro il governo ucraino, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista rilasciata giovedì a RIA Novosti. (…) Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che l’obiettivo finale di Tsahal è la completa distruzione del movimento di Hamas in tutte le sue forme, così come l’eliminazione di tutti gli estremismi a Gaza. Lavrov ha tuttavia sottolineato che questi obiettivi sembrano simili alla “smilitarizzazione” e alla “denazificazione” che Mosca sta perseguendo in Ucraina da quando ha lanciato la sua offensiva nel febbraio 2022.
Per fugare ogni dubbio, ecco la frase originale in questione di Lavrov, contenuta nell’intera intervista pubblicata sul sito del Ministero degli Esteri russo:
Lei ha detto che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato che Hamas dovrebbe essere distrutto nel suo complesso e come forza militare. Questo suona come una smilitarizzazione. Ha anche detto che l’estremismo deve essere eliminato a Gaza.
Chiaramente imbarazzati e sconcertati da queste dichiarazioni di Lavrov, sia i suoi “amici di sinistra” che i suoi “nemici occidentali” hanno preferito nasconderle accuratamente al loro pubblico per poter continuare a raccontare le loro (contro)verità rispettivamente sulla guerra della Russia contro l’Ucraina e su quella di Israele contro i palestinesi di Gaza. In breve, per una volta che il signor Lavrov ha detto la verità, l’hanno censurato…
Poche settimane dopo, l’8 febbraio 2024, Putin ha rilasciato un’intervista molto importante al famoso giornalista di estrema destra Tucker Carlson, che, secondo le insistenti voci riportate dai media americani, sarà probabilmente il compagno di corsa di Trump alle elezioni di novembre. Ancora una volta, i putiniani e i putinisti di ogni tipo non hanno detto una parola al riguardo, mentre i media occidentali si sono accontentati di notare che il presidente russo ha detto di “non voler invadere Polonia e Lituania”.
Eppure Putin ha detto alcune cose terribili che dovrebbero essere un duro shock per qualsiasi persona normalmente pensante. Come, ad esempio, quando sembra riscrivere la storia generalmente accettata della Seconda guerra mondiale con frasi oltraggiose, di cui il seguente è un estratto significativo:
No, Hitler offrì alla Polonia la pace e un trattato di amicizia. Un’alleanza che richiedeva in cambio che la Polonia restituisse alla Germania il “corridoio di Danzica”, che collegava la maggior parte della Germania alla Prussia orientale e a Königsberg. Dopo la Prima guerra mondiale, questo territorio era stato assegnato alla Polonia. Al posto di Danzica sorse una città, Gdansk. Hitler chiese loro di cederlo amichevolmente, ma si rifiutarono. Naturalmente, collaborarono ancora con Hitler e furono coinvolti insieme nella spartizione della Cecoslovacchia (…) Quindi, prima della Seconda guerra mondiale, la Polonia collaborò con Hitler. E sebbene non abbia ceduto alle richieste di Hitler, ha partecipato alla spartizione della Cecoslovacchia con Hitler, perché i polacchi non avevano ceduto il corridoio di Danzica alla Germania, e si sono spinti oltre, spingendo Hitler a iniziare la Seconda guerra mondiale attaccandoli. Perché il 1° settembre 1939 iniziò la guerra contro la Polonia? La Polonia si dimostrò intransigente, e Hitler non ebbe altra scelta che iniziare ad attuare i suoi piani con la Polonia!
Quindi, se si crede a Putin, il vero colpevole dello scoppio della Seconda guerra mondiale fu… la Polonia! E Hitler e il suo esercito, che secondo lui erano così amichevoli con i polacchi, attaccarono la Polonia… solo sotto costrizione, a causa dell’intransigenza dei leader di quel paese!
In altre parole, Putin prende per buono, adotta e ci ripropone ciò che Hitler stesso disse all’epoca per giustificare l’invasione della Polonia! Ma ciò che è ancora più sorprendente è che questa scandalosa assoluzione di Hitler e del suo Terzo Reich viene dallo stesso Putin che non smette di parlare della necessità di “denazificare” l’Ucraina per giustificare la sua guerra contro quel paese! Non ci vuole un genio per capire perché i vari putinisti e altri apologeti dell’invasione russa dell’Ucraina non abbiano fiatato…
Non è un caso che Tucker Carlson, l’intervistatore americano di Putin, formuli le sue domande facendo costantemente riferimento allo “storico” discorso televisivo del 22 febbraio 2022, in cui Putin spiegava ai suoi connazionali le ragioni dell’invasione militare dell’Ucraina che avrebbe scatenato poche ore dopo.
Ebbene, a distanza di due anni, sia gli “amici di sinistra” che i “nemici occidentali” di Putin e della sua guerra all’Ucraina fingono di ignorare completamente ciò che Putin stesso ha effettivamente detto in quel fatidico giorno, per un semplice motivo: poter raccontare le proprie versioni – spesso farsesche – della storia, che non hanno alcun rapporto con la realtà. Per fugare ogni dubbio e rinfrescare la memoria, rimandiamo chi legge a ciò che scrivevamo due anni fa, in un articolo che dava la parola al protagonista di questa tragedia, Vladimir Putin, che meglio di chiunque altro sa raccontare le ragioni profondamente reazionarie e imperialiste della sua guerra contro l’Ucraina e il suo popolo…
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